Pianista classico, NON pentito... si fa notare, fin da giovanissimo, a riarrangiare gli spartiti assegnatigli di Bela Bartok in quanto (secondo lui) non abbastanza dissonanti!!
All'eta' di 13 anni, ormai convinto che quella di Debussy fosse la musica piu' affascinante mai ascoltata, si imbatte casualmente in un LP dei Genesis e comincia a porsi delle domande: chi siamo, da dove veniamo, ma soprattutto... quanto costa un sintetizzatore?
Essendo la risposta alla terza domanda: quanto un'utilitaria, capisce di doversi dar da fare con strumenti piu' economici (basso, chitarra e finanche sassofono, ma soprattutto con l'unico completamente gratuito, la voce.
Arriva cosi', insieme al fido bassista Pino Paul Marinetti, ad essere in grado di suonare l'intero repertorio dei Beatles e di McCartney solista per qualunque strumento scelto a caso.
La svolta avviene nel 1980 quando vince a mani basse un provino eseguendo The Lamb Lies Down on Broadway e l'assolo di sax di Us & Them per la band emergente degli Ice, da lui visti in concerto un anno prima, gruppo con la fissa di comporre musica propria in lingua italiana ed in puro stile progressive, primi anni '70, ma con circa 10 anni di ritardo e quindi assolutamente fuori moda.
Malgrado cio', per lui, e' amore al primo ascolto.
Come frontman, compositore delle musiche e con la band rinominata Cambio inizia una decennale avventura come gruppo di punta all'interno dello sparuto nucleo di gruppi new wave pavese anni '80, presente in tutte le manifestazioni locali ufficiali (cfr. Furio Sollazzi: Rock Around Pavia, pagg. 70 - 74 ) con un repertorio che alterna brani propri a cover degli artisti ispiratori, fra cui Genesis, Peter Gabriel, Ultravox... favorito per qualita' sonora, volumi e precisione anche dalla formazione mid-80's che schiera basso, batteria, due tastiere e nessuna chitarra, pardon... nessun chitarrista, come frequente nelle formazioni britanniche del periodo.
Contemporaneamente, insieme al suo tastierista Alberto Siragusa, realizza il progetto Mirage, unica band pavese di jazz-fusion-funky cantato (cfr. Daniela Bonanni: Spazio Musica, Spazio Bruno, pag. 270) formato da una all-star band con, alla chitarra, un giovanissimo (e capellone!!!) Fabio Casali e la talentuosa sezione ritmica degli attuali Fata Morgana. Cio' permette una fittissima attivita' nei locali pavesi dove si fa musica vera, il venerdi' fisso al Pentacolo ed un top show al Castello Visconteo come rappresentanti delle nuove tendenze dopo Riverboat Stompers (old jazz) e DePiscopo Trio (classic jazz), e con il conseguente guadagno di qualche soldino.
Dimenticavo: nel frattempo il costo dei sintetizzatori e' sceso al livello, SOLO, di quello di una motocicletta, e dal 1982 finalmente puo' iniziare la compravendita di strumenti sempre piu' al passo coi tempi, rapidamente obsoleti, ma per fortuna sempre piu' economici. Contestualmente opera come turnista e ghost player presso la sala di registrazione Music Box di Pavia, presso la quale arrangia e registra, nel 1988, un brano destinato ad un cantante partecipante al Festival di Sanremo; il brano viene scartato ma questa e' la BUONA notizia in quanto, durante le registrazioni, perde la testa per la corista (e cio' e' poco professionale...) che sposera' una decina d'anni piu' tardi. La canzone incriminata verra' poi scartata anche come idea di bomboniera...
Come recita la Bibbia di Sollazzi a pag.259, approfittando della nascita dei primi registratori multitraccia con un prezzo abbordabile, puo' cominciare la mai sopita attivita' privata di composizione di brani originali di genere ambient/new age, ispirata alle mode ed ai miti di quegli anni, che gli consentiranno, dopo il naturale scioglimento delle due band per motivi professionali dei singoli elementi, di arrivare al culmine con un concerto al PalaTreves, nel 1991, nell'ambito di Pavia Rock come unico musicista solista e, per di piu', sperimentale: voce, tastiere e live electronics; special guest il fido Simone Magnino, dei Cambio, al basso.
Dopo questo che, da lui, viene considerato un main event insuperabile, la produzione si evolve/involve diventando sempre piu' minimale, rimuovendo suoni e strumenti sovrabbondanti fino a chiudere l'ideale cerchio con una serie di brani per solo piano che guarda a quel Debussy che aveva caratterizzato i suoi inizi da studente del Conservatorio.
Raggiunta la totale autonomia e dopo una pausa forzata per motivi di vita, leggi lavoro, matrimonio e figlio, nonche' convinto che, dopo una certa eta', non si puo' piu' continuare ad andare su un palco a fare lo scemo, l'incontro con il chitarrista Ferdinando Severi lo conduce a realizzare che gli e' rimasta una cosa da fare, ancora, nella vita, peraltro la piu' banale: essere un VERO tastierista E BASTA all'interno di una band; deciso a colmare questa vergognosa lacuna aderisce al progetto Zoster prima (cover band anni '80-'90 con voce femminile) ed a quello dei Radio Vintage, ai giorni nostri, sempre con la clausola iniziale di fare solo il tastierista, chino sui tasti, introverso e semi invisibile come i suoi idoli di quand'era ragazzino.
Con risultati alterni cerca di non mettere il naso in quello che fanno gli altri elementi del gruppo, ma visti i precedenti non c'e' da farci troppo conto...
Ascolti consigliati:
con gli Ice: Sette a Tebe (suite prog old style 20 minuti circa).
con i Cambio 1: Il fuoco, Mostarda, Bronx.
con i Cambio 2: Tempi Moderni, Gigolo', Caravan, Videoera, Dead Hotel.
con i Cambio 3: Après le Deluge, Systems of Dance, The' per uno.
con i Mirage: Live at Castello Visconteo (covers di A. Jarreau, G. Benson ed altri...).
D. Defabrizio: E se ti perdero' (R. Pagliara), 1988.
Solo: Main Event Live, 1991: Field Works (T. Dolby), Colour of Roses , Wood; per contrabbasso, piano e voce recitante in svedese, Don't give up (P. Gabriel), duetto con voce fantasma registrata a sua insaputa...
Solo piano: La', Polacca!, Satie's fashion, Little Sarah's toybox (children's album per piano e voce narrante).
Strumentazione:
Yamaha DX7 II Synthetizer;
Yamaha MM6 Synthetizer;
Arturia Analog Factory Remote Keyboard;
IK Sample Tank;
Sonic Synth;
Sample Tron;
Sample Moog;
Miroslav Philarmonic Software Synths (MAC powered);
Yamaha Clavinova Electric Piano;
Shure 58 Microphone;
I-Pad;